Auto e Moto d'Epoca 2023

La seconda vita del salone dell'auto da collezione

La routine è stata quella degli altri anni; la sensazione invece no. Sembrava quasi di andare a trovare un vecchio amico la cui conoscenza era da ricercare sin dalla giovane età. Questo vecchio amico era riuscito a far fortuna e aveva deciso di cambiare vita in occasione dei suoi quarant’anni trasferendosi in una nuova e grande casa dove poter dare nuova verve alla propria passione.

Passione che, peraltro, era totalmente condivisa, quindi la curiosità di vedere come l’aveva sviluppata era fonte d’estrema curiosità.

Decisi di raggiungerlo in treno, esattamente come facevo negli anni precedenti, quando abitava in centro a una manciata di passi dalla stazione, per non perdere quella piacevole sensazione di rilassamento e riflessione che mi permetteva di prepararmi adeguatamente all’incontro. Quest’anno poi la partenza anticipata mi ha permesso pure di vedere le prime luci dell’alba illuminare a vita la brina dei campi. Se, come dicono, il buongiorno si vede dal Mattino, quello era decisamente il buongiorno.

Ciò che ho omesso di dire è che questo mio vecchio amico si era appena trasferito da Padova a Bologna e che il suo nome era Auto e Moto d’Epoca.

Cercando di non lasciarmi influenzare dalle mille voci sentite nei giorni precedenti, tra chi ne prevedeva un flop, forse amareggiato dall’abbandono del capoluogo patavino, e chi invece la vedeva esattamente all’opposto, ho deciso di godermela e di cercar risposta negli occhi degli appassionati. Quelli non avrebbero mentito, mai.

E gli appassionati mi hanno accompagnato sin dal tragitto stazione-fiera dove un po’ tutti si confrontavano tra loro tra aspettative e paure dall’essere delusi. Magie della Passione: tutti amici pur non conoscendosi.

Arrivato in fiera, l’impatto, una volta entrato, è stato sorprendente e in questo i dati parlano chiaro. 235 mila metri quadrati dedicati ad auto, moto e ricambistica, ognuno dei quali contraddistinti da un percorso predefinito, hanno permesso nei 4 giorni di fiera un afflusso di visitatori da record, con un’altissima percentuale di visitatori stranieri.

La qualità dei veicoli esposti ha visto una predominanza delle ormai in ascesa youngtimer, con una presenza delle più anziane forse sotto le aspettative ma non per questo di bassa qualità. Anzi, la qualità è stata l’ossigeno di questa manifestazione, in ogni settore. Tanto che la presenza numerosa di giovani ha fatto intendere che la strada era quella giusta.

Un successo oltre le aspettative, quindi, questo quarantesimo compleanno di Auto e Moto d’Epoca. D’altronde, la Motor Valley è un terreno florido dove piantar radici per pensare a un futuro roseo.

Alla fine ero felice per questo mio caro vecchio amico che aveva deciso di cambiare vita. Perché cambiare non è mai facile, ma talvolta è necessario.

Ci vedremo sicuramente il prossimo anno.

Auguri Auto e Moto d’Epoca.

Articolo Scritto da:
Emanuele Romano
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